Telegram: arriva la pubblicità

Telegram: arriva la pubblicità

Stavolta non è l’ennesima bufala, bensì la notizia arriva direttamente dal suo fondatore

Telegram è la famosa applicazione di messaggistica istantanea, concorrente di WhatsApp. E’ innegabile il fatto che negli anni sia cresciuta a ritmo vertiginoso, tanto che oggi vanta 500 milioni di utenti. WhatsApp, per la cronaca, ha 1,5 miliardi di utenti. D’accordo, la strada è ancora lunga, tuttavia cresce anno dopo anno, senza fermarsi.

Recentemente, il suo fondatore e CEO Pavel Durov ha dichiarato di voler introdurre la pubblicità nei canali pubblici. 

Il fondatore di Telegram annuncia la novità

Da tempo gira una bufala in questo senso, anche per WhatsApp e non ne avremmo parlato se la cosa non fosse uscita direttamente dalla bocca del suo fondatore russo.

La novità ha, comunque, un suo senso. Una piattaforma che cresce a ritmo sostenuto ha, necessariamente, bisogno di fondi in maniera proporzionale alla sua crescita. Poiché si tratta di un’applicazione completamente gratuita, da qualche parte devono entrare soldi per finanziare gli investimenti. Se questi non arrivano dagli utenti, devono entrare da qualche altra parte. Infatti, in genere, le aziende che arrivano a questo punto hanno due strade davanti a sè: o fanno pagare qualcosa agli utenti oppure vendono l’applicazione. LA stessa cosa fece la società WhatsApp anni fa, quando fu ceduta a Facebook, per capirci.

Ecco perché il suo fondatore ha scelto la strada della pubblicità. Comunque, ha precisato di voler introdurla solamente nei canali pubblici. Inoltre, ha assicurato che tutte le funzioni gratuite dell’applicazioni resteranno tali e non non ci saranno costi aggiuntivi per gli utenti.

Il CEO e fondatore di Telegram Pavel Durov ha motivato la sua decisione in questo modo: “Quando un progetto tecnologico raggiunge questa scala, di solito ci sono due opzioni: iniziare a guadagnare per coprire i costi o vendere l’azienda. Da qui la domanda: quale strada prenderà Telegram? Vorrei fare alcune considerazioni per chiarire il nostro piano. Punto uno: non venderemo l’azienda come i fondatori di Whatsapp. Il mondo ha bisogno di Telegram per rimanere indipendente come luogo in cui gli utenti siano rispettati e sia garantito un servizio di alta qualità. Telegram deve continuare a servire il mondo come esempio di un’azienda tecnologica che cerca la perfezione e l’integrità”.

Se non hai ancora provato questa applicazione, ecco i link per scaricarla gratuitamente:

Facci sapere con un commento all’articolo cosa ne pensi di questa decisione.

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